Quale tipo di suono è curativo per le nostre orecchie? Sono i suoni gravi come i tamburi,  di moda nei gruppi?

Per Tomatis i suoni veramente terapeutici  sono quelli acuti!

Ma non basta: per “acuti” nel Metodo Tomatis si intendono suoni a frequenza molto alta, da 1000 Hz (cioè 1000 vibrazioni al secondo) ad 8000 Hz ed oltre!
Per capirci meglio, dai suoni acuti della voce femminile fino alle note più acute dell’organo, e oltre!
Per mezzo del nostro apparecchio, possiamo applicare dei “filtri” ad un messaggio musicale, voce umana e musica, e bloccare le basse frequenze, in modo da far ascoltare al soggetto solo le frequenze sopra il livello voluto, da 500 a 8000 Hz. In più, questi suoni vengono variati continuamente di intensità.

Ma perché questi suoni sono così benefici?

I motivi sono diversi.
Si parte da molto lontano, all’inizio della nostra vita.
Tomatis scoprì, in decenni di sperimentazioni, che i suoni percepiti dal feto prima della nascita, provenienti dal corpo della madre e dalla sua stessa voce, sono filtrati da una serie di barriere, che comprendono i tessuti della madre, il liquido amniotico, e l’orecchio del feto, pieno di liquido.

Tutto ciò produce una filtrazione, che privilegia i suoni acuti, soprattutto le frequenze intorno a 1000-1500 Hz. Sono queste frequenze che permettono al sistema nervoso di svilupparsi al meglio; conclusione alla quale Tomatis arrivò ben presto nella sua pratica clinica e sperimentale, talvolta in antitesi con le conclusioni di altri studiosi.

Ogni problema del sistema uditivo comincia da una percezione deficitaria (in diversi gradi) dei suoni acuti. Questi deficit si riflettono sul sistema nervoso, che perde una fonte di energia e di informazione.

Ma c’è di più: ogni bambino che ha qualunque tipo di problema di apprendimento e di comportamento (come dislessia, mancanza di concentrazione, iperattività) senza essere  affetto da sordità, ha un deficit nella sensibilità ai suoni acuti, oltre ad altri problemi che vedremo.
Come possiamo misurare questo? E’ molto semplice: usando un audiometro, per trovare il suono più piccolo che la persona riesce a percepire alle diverse frequenze, con una tecnica simile alla misurazione dell’udito.
Nella mia pratica a volte spiego ai genitori che l’udito del loro bambino non è molto diverso da quello di una persona di una certa età, cioè ha una debolezza sulle alte frequenze.
Quando questa debolezza è evidente soprattutto all’orecchio sinistro, possiamo dire con una certa sicurezza, secondo gli studi di Tomatis, che qualcosa di negativo è successo all’inizio della vita, per esempio il parto è stato laborioso, c’è stata carenza di ossigeno, o sono state usati medicamenti.
Altre volte invece le cause sono psicologiche, e il bambino manifesta la sua chiusura al’ascolto e alla comunicazione con una leggera diminuzione di sensibilità alle frequenze medio-acute. Una discesa della curva nelle stesse frequenze si osserva spesso nei soggetti depressi.

Quale che fosse la causa in partenza, il trattamento può sempre aiutare, stimolando tanto l’orecchio quanto il sistema nervoso, proprio con le frequenze risultate meno facilmente percepite al test di ascolto.

Il beneficio dei suoni acuti nel Metodo Tomatis

2 pensieri su “Il beneficio dei suoni acuti nel Metodo Tomatis

  • 30 Marzo 2016 alle 15:15
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    Buonasera, sono socia dell’associazione il Lumicino e ho trovato interessante questo metodo, vorrei sapere i costi di un trattamento per mio figlio adhd. Grazie
    Sara Sardi

    Rispondi
    • 30 Marzo 2016 alle 18:03
      Permalink

      Rispondo qui per tutti: i costi sono strettamente personalizzati, a seconda della richiesta della famiglia e della valutazione clinica, comunque nettamente più contenuti della media italiana e mai superiori ad una psicoterapia (300-350 euro mese, spesso meno, soprattutto in caso di terapie prolungate). Per un orientamento di massimo potete consultare l’articolo “costi e tempi” nel menù.

      Rispondi

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